| Il tecnico sceglie il 4-3-1-2, con Radu terzino sinistro. Dal brasiliano Hernanes (ieri applauditissimo a Formello) dovranno arrivare gli assist per la coppia d'attacco Rocchi - Zarate
Il mediano, il regista, l'incursore, l'artista. Il nuovo centrocampo della Lazio ha la forma di un rombo, perchè Reja ha deciso di puntare sul 4-3-1-2 e i quattro protagonisti sono perfettamente complementari. Il dinamismo di Brocchi, le geometrie di Ledesma, i blitz in area di Mauri, gli assist e i tiri di Hernanes.
Gran bel centrocampo, sulla carta.
E' piaciuto anche ieri, alla prova del campo. Quattro gol (Zarate, Dias, Hernanes, Rocchi) e buone combinazioni, ma di fronte c'era la squadra allievi.
Il test vero sarà domenica contro il Bologna.
Se funziona, se dà garanzie sarà la formula definitiva.
Proprio questa idea tattica ha convinto Reja ad abbandonare, almeno per il momento, la difesa a tre,per rilanciare quella con due soli centrali, Biava e Dias, e due esterni, Lichtsteiner e Radu.
Con un centrocampo così, la retroguardia - un pò lenta proprio nei due centrali - è protetta a sufficienza.
In fase di non possesso la squadra si dispone con il 4-3-1-2, quando attacca, invece, la formula è 3-4-1-2, perchè Radu si affianca a Biava e Dias, mentre Lichtsteiner sale all'altezza degli altri centrocampisti, con Mauri che si allarga a sinistra.
Quest'ultimo viene preferito a Matuzalem perchè più forte fisicamente e più rapido negli inserimenti: è l'unico tra l'altro che può saltare di testa sul rinvio del portiere.
Fondamentale poi il ruolo di Hernanes, libero di muoversi sulla trequarti: deve inventare assist per le due punte, Rocchi e Zarate (Floccari out), ma anche cercare la conclusione.
Duecento tifosi hanno applaudito a ormello il brasiliano, nuovo idolo della gente laziale: l'amichevole è finita 7-0, nella ripresa a segno Del Nero, Bresciano e Kozak.
Fonte: Repubblica
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