SENZA EUROPA SI VOLA PIÙ ALTO

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Spino96
view post Posted on 11/9/2010, 13:10




Il saliscendi in campionato legato alla partecipazione alle Coppe. Quando la Lazio non ha avuto impegni infrasettimanali è andata meglio in campionato. Quando si è trovata a gestire il doppio impegno (senza una rosa adeguata) è andata in crisi


Ma perchè affannarsi tanto a raggiungere l'Europa se poi i campionati migliori dell'era Lotito sono senza l'impegno infrasettimanale?
Si scherza un pò, ma fino ad un certo punto. Questione d'obiettivi? O di difficoltà ad allestire una squadra all'altezza della situazione?Probabilmente entrambe le cose. Di sicuro il dato è curioso e fa riflettere. Ma di sicuro da speranze ad Edy Reja, che senza le coppe di mezzo e con i numeri delle ultime sei stagioni avrebbe la quasi totale garanzia di un campionato sicuramente migliore di quello passato.
Non è una certezza, ma quasi. Stavolta con tante possibilità, vedi l'arrivo di Hernanes, più altri che arricchiscono un organico di livello superiore, di poter centrare l'amata o odiata Europa, a seconda dei casi tecnici e soprattutto finanziari.....
Ad essere analizzate sono le ultime sei stagioni, dove la Lazio è andata alla grande senza avere di mezzo nessuna competizione continentale, mentre ha letteralmente zoppicato quando giocava ogni tre giorni.
Anzi in due circostanze, nel 2004-05 e la passata stagione, con il duo Ballardini-Reja la Lazio ha addirittura rischiato di finire in serie B.
Si penserà, ovvio ogni volta che si centrava l'Europa non si è mai fatto il cosiddetto e definitivo salto di qualità e costruito un organico che potesse essere competitivo su tre fronte, includendo la Coppa Italia.
Giocare ogni tre giorni e nel caso dell'Europa League anche ogni due è difficile per chiunque. Se poi gli uomini che giocano sono sempre o quasi gli stessi ecco che si va in sofferenza.
Successe così per Mimmo Caso, per Delio Rossi e l'anno scorso per Davide Ballardini.
Tra questi l'unico che ha avuto la controprova in campionato è il tecnico di Rimini, che senza gli impegni europei, in due annate consecutive arrivò prima sesto e poi terzo.
Due anni fa sempre Delio, pur senza coppe e grazie anche all'esplosione di Zarate, non brillò in campionato ma conquistò la quinta Coppa Italia della storia laziale.
Insomma senza le Coppe si va meglio. E' un dato di fatto. Dunque Edy Reja, sempre se non succederà qual cosa di anomalo, non potrà che stare sereno e prepararsi ad un' annata per lo meno tranquilla.
L'importante però che gli anni passati siano serviti da lezione alla società.
E se alla fine dovesse essere Europa League e non Champions si festeggerà comunque. A patto di allestire poi un organico che possa arrivare lontano.

Fonte: Il Messaggero
 
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