| Il tecnico parla ai media: "Abbiamo ritrovato il gruppo, ora siamo una squadra". Intanto malesani spera: "possiamo ancora salvarci".
«Adesso c'è un gruppo vero. Quella contro il Siena è una vittoria fondamentale nella lotta per la salvezza». Spirito di gruppo, voglia, aggressività e determinazione: sono state queste, secondo il tecnico della Lazio, Edy Reja, le nuove armi vincenti della formazione biancoceleste che fanno ben sperare l'allenatore friulano, anche se la salvezza è ancora lontana. «Continuando così c'è da essere ottimisti, anche se il nostro calendario non è facile - ha aggiunto Reja - Con la vittoria dell'Atalanta la quota salvezza si è alzata di nuovo: forse serviranno 40-41 punti». Intanto con questi tre punti i giocatori della Lazio si sono guadagnati un paio di serate libere. «I ritiri se serviranno li faremo ancora, ma intanto ci meritiamo un paio di giorni di serenità. Ripeto, adesso c'è uno spirito completamente diverso, si è formato un branco che va a caccia della preda. Era quello che aspettavo da tempo. Adesso mi aspetto una grande prestazione anche a Milano. Sarà dura portar via un punto, ma ci proviamo». Tra le note liete della serata anche il calore del pubblico, che dopo la sfida contro il Bari è tornato in massa allo stadio (quasi 40 mila). «Grazie ai tifosi, con questa coesione le soddisfazioni arriveranno», ha concluso Reja, che ai microfoni di Mediaset Premiun ha fatto anche la pace con il tecnico dell'Atalanta, Bortolo Mutti, che aveva avanzato sospetti dopo Cagliari-Lazio. Grandi protagonisti della serata in casa biancoceleste, soprattutto Lichtsteiner, «questa è la vittoria di tutti», e Brocchi. «Adesso cambiano prospettive e condizioni - ha ammesso il centrocampista - c'è una tranquillità diversa. Il ritiro è servito molto, c'era volontà di confrontarci». Positivo anche il rientro dopo tanto tempo di Foggia. «Il mister mi ha fatto sentire importante anche se ero fuori - ha confessato - Ballardini? Meglio non parlare». A guastare il clima di festa a fine partita sono stati alcuni dei sostenitori della Nord che hanno rimando al mittente alcune delle maglie che i giocatori avevano lanciato. Umore opposto in casa del Siena, anche se il tecnico dei toscani non si arrende e crede ancora nella salvezza. «La salvezza era compromessa quando sono arrivato - ha ammesso - adesso no. Se facciamo quattro vittorie nelle partite in casa possiamo ancora sperare di salvarci. Abbiamo fatto tanto per essere una squadra e ora che lo siamo diventati non molliamo di certo. Stasera è un passo falso, ora rialziamoci. Resto fiducioso perchè il tempo c'è. Abbiamo tre scontri salvezza, se li vinciamo possiamo ancora farcela». Un pizzico di rammarico c'è comunque, soprattutto sull'ingenuità che è costata il secondo gol di Cruz. «Peccato perchè nella ripresa la Lazio era diventata paurosa. Senza quel gol potevamo fare impresa come abbiamo fatto altre volte. Ci sta anche perdere una partita. La Lazio con la testa a posto è una squadra di spessore che non ha niente a che fare con la sua classifica e stasera ha meritato.
fonte: ansa
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