Stadio ss lazio: novità

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Spino96
view post Posted on 17/11/2009, 17:23




Roma, 9 nov (Velino) - Nuovo botta e risposta tra Gianni Alemanno e Francesco Giro a proposito dei nuovi stadi di calcio per l’As Roma e la Ss Lazio. A far tornare al centro dell’attenzione il tema è stato il sindaco capitolino quando ha voluto aprire il suo intervento a una cerimonia che celebrava la caduta del Muro di Berlino con un quasi lapidario ''Gli stadi si fanno sia per la Roma sia per la Lazio. Oggi ai tanti ragazzi che me lo hanno chiesto ho risposto che gli stadi si faranno''. Poi con chiaro riferimento alle reiterate obiezioni di Giro, Alemanno ha aggiunto: ''Rispetto il punto di vista politico del sottosegretario Francesco Maria Giro, ma dal punto di vista istituzionale è il comune di Roma che deve prendere queste decisioni insieme alla soprintendenza. Dal punto di vista istituzionale c'è un iter da aprire che verificheremo e saremo garanti di tutte le scelte, gli obiettivi e vincoli presenti sul territorio romano''. Parole che hanno spinto il sottosegretario ai Beni culturali, già fortemente critico nei confronti della presentazione tutta virtuale del nuovo impianto romanista a cui partecipò anche il sindaco di Roma, a precisare che le sue forti perplessità per le due ipotizzate operazioni edilizie non vanno lette come un veto incondizionato e preconcetto. ''Non ho alcun pregiudizio verso la costruzione di nuovi stadi a Roma e che ciò avvenga in tempi ragionevoli - ha detto Giro -. Addirittura ho più volte dichiarato che se le cose vengono fatte per bene allora di stadi se ne potrebbero costruire anche più di due. E la mia non era una battuta sarcastica, dal momento che alcune capitali europee hanno fino a quattro stadi moderni e attrezzati''.

"Né mi scandalizzo - ha aggiunto Giro - se accanto allo stadio venisse costruito un centro multifunzionale che comprenda ulteriori cubature dedicate ai settori commerciale, residenziale e turistico alberghiero, come mi sembra prevedano i progetti (peraltro mai visti) di Roma e Lazio. Oggi, infatti, uno stadio costruito da solo è inconcepibile perchè non si regge. Detto e ribadito tutto ciò - ha sottolineato, inoltre, Giro - è chiaro che per procedere su progetti così imponenti e rilevanti ai fini della valutazione dell'impatto paesaggistico, la cui tutela spetta al Mibac e alle Soprintendenze statali che fanno capo al ministero, occorra da un lato avere le carte che le società sportive non hanno ancora prodotto e dall'altro verificare bene cosa prevede il nuovo Piano regolatore di Roma, appena approvato, per studiare se esiste la possibilità di non dovere andare subito in deroga agli strumenti urbanistici vigenti. Mi sembra un ragionamento banale e di assoluto buon senso che spetta naturalmente al Comune fare – ha concluso il sottosegretario -. Diversamente, si correrebbe il rischio di non segnare una netta discontinuità con il passato, quando le deroghe e le forzature al Piano regolatore di Roma si moltiplicavano''.
 
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